Sentenza della Corte di cassazione N.46855 del 22 /11/2023

Sentenza della Corte di cassazione

Sentenza della Corte di cassazione N.46855 del 22 /11/2023 stabilisce che il PREPOSTO che non interrompe l’attività lavorativa, nonostante la segnalazione del rischio da parte dell’RLS, causando un infortunio o la morte ad un lavoratore, ne risulta penalmente responsabile.

La sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema sempre più centrale, e la figura del preposto si conferma essenziale in questo contesto.

Ruolo e Responsabilità del Preposto: La sentenza ha stabilito che le responsabilità di un preposto non derivano solamente dalla sua posizione formale, ma anche dalle sue azioni concrete sul campo. In un caso specifico, un individuo con un ruolo tecnico-commerciale si è trovato a svolgere de facto le funzioni di un preposto, gestendo attivamente la sicurezza e il personale. Il suo coinvolgimento nel Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.) ha rafforzato questa identificazione, sottolineando come le responsabilità possano emergere da ruoli operativi effettivi, indipendentemente dall’inquadramento formale.

La questione della Nomina: Questa sentenza pone in evidenza un aspetto cruciale: la responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro non si limita a chi è formalmente nominato preposto. La Cassazione chiarisce che la responsabilità deriva dall’esercizio reale delle funzioni di gestione della sicurezza, piuttosto che da titoli ufficiali o compensi specifici. Questo principio estende notevolmente il campo di responsabilità, sollecitando le aziende a una maggiore attenzione nelle dinamiche operative quotidiane.

Conclusioni: La sentenza della Cassazione riafferma un principio fondamentale: la responsabilità per la sicurezza sul lavoro trascende i confini dei ruoli formali. Questo è un monito per le aziende, che devono assicurarsi di riconoscere e definire chiaramente chi si assume tali responsabilità. Per i professionisti, è un invito a non sottovalutare l’importanza delle proprie azioni quotidiane e del loro impatto sulla sicurezza complessiva, indipendentemente dalla posizione ufficiale nell’organigramma aziendale. Un approccio che non solo garantisce conformità legale, ma promuove una cultura di sicurezza più autentica e radicata.

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